L’esperienza di vivere in una Casa Passiva

esterne
A distanza di tre anni posso dire che per quanto ci riguarda l’esperienza di vivere in una casa passiva è decisamente positiva.
Tutte le paure e i dubbi circa il funzionamento, il confort, l’ermeticità e la gestione sono ormai sfatati.
Quello che rispondo a tutte le persone che mi chiedono cosa vuol dire vivere in una casa passiva è che l’involucro funziona.
È sorprendente quanto dall’interno del fabbricato non si percepiscano i cambiamenti climatici, sia quelli repentini da un giorno all’altro sia quelli di passaggi stagionali. In quest’ultimi il cambiamento climatico esterno incomincia ad avere sensibili cambiamenti interni a distanza di molto tempo a volte anche di circa 20 giorni.
A casa nostra la temperatura invernale è imspotata non scende mai al di sotto dei 21,5°, giorno e notte, sia che siamo in casa sia che siamo in vacanza.
La sensazione di calore (mi riferisco ai mesi invernali) è molto alta anche se l’impatto entrando in casa in una giornata fredda non è quella di percepire un calore improvviso. Il caldo interno lo si percepisce solo standoci dentro e quello che in maniera più forte si tocca con mano il calore della massa del fabbricato vivendo gli spazi.
Mi spiego meglio per quello che intendo.
Innanzi tutto tutta la casa ha una temperatura uniforme, in qualsiasi direzione, vano e piano; non si percepiscono cambiamenti salendo le scale, entrando nel sottotetto o avvicinandosi alle ampie vetrate.
Per percepire l’elevata forza calorica della casa è sufficiente fare qualche lavoretto domestico per sentire che è caldo, oppure aprire per una o due o tre ore casa completamente per poi richiuderla ritrovando immediatamente la stessa temperatura di benessere.
Il rapporto volume abitativo e apporto energetico corporeo a casa nostra è estremamente sbilanciato, nel senso che i mq. adibiti a Casa Passiva risentono poco del nostro calore abitativo.
La ns scelta è stata quella di non escludere nessun vano dall’involucro passivo anche se così facendo tra servizi, sottotetti, garage e ovviamente a vani abitabili parliamo di circa 380 mq. di Casa Passiva. Vi dico questo perche vivendoci mi sono reso conto che se la casa fosse stata più piccola veramente sarebbe servito un nulla per avere un confort ancora più alto con zero consumi.
Capita spesso di avere amici a cena e quei sabati in cui ci si ritrova in più famiglie la temperatura interna si alza di 1-2 gradi velocemente e addirittura ancor di più se anzichè una pizza da asporto si decide di cucinare sul momento.
Di conseguenza a quanto detto si deduce che per il luogo in cui abito richiede una maggiore attenzione la gestione estiva del fabbricato che quella invernale.
Come già premesso negli articoli precedenti io e mia moglie siamo amanti del caldo perciò il raggiungere i 28° interni in estate per noi non è un gran problema. Quando parlo di temperature estive interne devo precisare però che sono prive di umidità. La centrale termica, non è in grado di generare freddo come può farlo un normale condizionatore ma riesce solo a stemperare l’aria in entrata e togliergli l’umidità esterna che è quella che rende maggiormente fastidioso il caldo.
Prestando particolare attenzione alle ombreggiature e ad aprire le finestre durante le ore notturne le calure estive degli ultimi anni non hanno destato nessun problema anche se in rare occasioni al limite. In questo caso a differenza dell’inverno l’ampia superficie della casa aiuta sicuramente a combattere l’afa estiva.

5 Risposte so far »

  1. 1

    Elisa said,

    Ciao,
    Ho trovato davvero interessante il tuo articolo.
    Noi ci stiamo iniziando a muovere per la progettazione della nostra nuova casa, e vorremmo fosse passiva. Avrei alcune domande da farti, la prima e’: – ti sei fidato ad un costruttore certificato di case passive? Come hai fatto a scegliere?
    – quale materiale hai scelto per le pareti esterne della vostra casa?
    Grazie

  2. 2

    ciao Elisa,
    come puoi leggere dal blog io ho utilizzato tutta gente che non aveva esperienza di case passiva ma tanta voglia di fare e fare bene. Solo l’Ing. De Beni del TBZ era l’esperto che ci ha aiutati e guidati nel raggiungimento dell’obbiettivo.
    Anche la scelta dei materiali (che trovi tutti descritti nel blog) è stata presa in associaizone tra me e i tecnici.
    grazie

  3. 3

    Fabio said,

    Confermo tutto.
    Noi abitiamo in provincia di Udine in una casa passiva terminata nel 2012. Struttura in CA, tamponamenti in Ytong 36,5 + cappotto 24.
    Superficie totale: 200 mq. No impianti, ma solo ventilazione.
    In inverno riusciamo a mantenere i 23,00 – 23,50 anche in notturna. In estate non superiamo i 26,50. Si sta in maniche corte sempre, anche in inverno.
    E’ importante utilizzare l’oscuramento nella maniera più vantaggiosa in tutte le stagioni.

    Saluti

  4. 4

    Eugenio said,

    Ciao, volevo chiederti che impiantistica hai installato per il condizionamento e il risparmio energetico, e le considerazioni da te fatte che ti hanno portato a questa scelta.

    Grazie,
    Eugenio

    • 5

      fabio said,

      Per la produzione di acqua calda ho installato pannello solare (rotex). In alternativa funziona la pompa di calore (rotex).
      La gestione della climatizzazione viene effettuata con la ventilazione meccanica (vmc) Zhender.
      L’umidità oscilla fra i 45-65. Inverno 22,5-23,5 gradi. Estate 25,0-26,5.
      + Fotovoltaico.


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