About me
Dal 2006 assime a mia moglie stò lavorando per riuscire a costruire la nostra nuova casa.
Caposaldo del nostro progetto è la nostra salute e di chi verrà a trovarci e l’inquinare il meno possibile nella gestione della casa spendendo il meno possibile.
Operativo come agente immobiliare dal 1994 ho una discreta conoscenza dei fabbricati di questi ultimi tempi e di come sono cambiate le esigenze famigliari ed economiche degli ultimi 30 anni.
Grazie all’aiuto e consulenza di mio fratello Marco architetto siamo riusciti a trovare la giusta soluzione alle nostre esigenze senza dover investire cifre spropositate.
Credo nel progetto e sogno un futuro di case passive alla portata di tutti.
Alberto Berardi
alberto@abitacasa.it
Giorgia said,
13 novembre 2009 @ 14:46
Ciao alberto e Anna,
vi faccio i miei più sinceri complimenti, il progetto è davvero bello, innovativo e interessante. Spero ci siano molte persone che vogliano copiarvi!
w la casa passiva!
un abbraccio
Ugo Fea said,
6 gennaio 2010 @ 13:46
Bravi..stiamo andando anche noi in questa direzione con una casa passiva..
Siamo di fossano (CN) ed il legno non manca. volevo sapere se si riesce ad avere una vaga idea di costo a metro quadrato calpestabile o perimetrale lordo con una casa passiva a completa autosufficienza energetica..
Stiamo valutando anche i prefabbricati in legno anche se è vero che la cultura su questo tipo di casa è ancora lontana ma è interessante e si può anche fare in versione passiva ma non ho ancora idea dei costi
Avete qualche dato?
Grazie e buon lavoro
alberto berardi said,
7 gennaio 2010 @ 12:17
Ciao Ugo,
per ora non sono in grado di dare dei valori esatti ma quello che è certo per casa mia è che a differnza di un fabbricato normale le voci che hanno costi maggiori sono il cappotto esterno e gli infissi che all’incirca costa il doppio.
a questi vanno tolti i costi idraulici per impianti di riscaldamento e condizionamento. Comunque se continuerai a seguirci passo dopo passo spieghero tutte le scelte e alla fine faremo due conti.
grazie per la tua visita sul blog e in bocca al lupo per la tua futara casa
Massimo said,
18 gennaio 2010 @ 15:51
Ciao Alberto e Anna,
ho letto con interesse il vostro blog, la cosa che mi ha stupito di più e che il vostro percorso di “casa” è molto simile a quello che sto facendo io…
come voi sono partito con in mente il risparmio energetico… mi sono buttato a capofitto nelle case in legno… ma dopo un primo impatto molto entusiasmante mi sono accorto che si poteva otterere ben di più a minor costo… mi sono diretto verso la muratura tradizionale ma costruita da imprese certificate passivhouse scoprendo che hanno costi esorbitanti… per cui mi sono deciso a costruire con le imprese localici anche se so di essere un pioniere nella mia zona (provincia di torino)
essendo geometra e avendo un carissimo amico architetto specializzato in risparmio energetico mi sono assunto l’onere e l’onore di progettare con lui l’intera casa… trattasi di una ristrutturazione di un vecchio fabbricato … da abbattere e ricostruire.
sono un passo indietro rispetto a voi… Ora il mio progetto è in esame presso il comune… che entro fine mese dovrebbe rilasciare la concessione edilizia.
Sarebbe per me interessante avere uno scambio di opinioni per apporre migliorie e evitare piu possibile errori costruttivi… sono in cerca di qualche dritta e qual’ora ne abbiate necessità posso mettere a disposizione il mio bagaglio culturale fin ora acquisito (ovviamente a titolo gratuito e senza nessun altro interesse che non sia quello di costruirte nel migliore dei modi la proprio casa passiva)
il mio contatto è
email: lmassimo79@hotmail.com
utente skipe: lmassimo79
vi invito quindi a contattarmi.
Ciao!
Massimo
alberto berardi said,
18 gennaio 2010 @ 19:33
Ciao Massimo,
mi fa piacere che anche tu voglia fare questa esperieza di costruirti una casa passiva. Questo blog infatti è nato per dire a tutti che è una cosa alla portata di chiunque.
Non ho segreti particolari e ne avrò ancor meno a costruzione finita perche verrà tutto pubblicato sulla rete, ma mi fà piacere scambiare due chiacchere via skype o al telefono.
Il mio ruolo in questo caso non è quello di tecnico come nel tuo caso perchè non ne ho ne i requisiti ne le competenze ma mi sento in buone mani sia per mio fratello architetto con tanta esperienza, sia per il certificatore persona molto preparata, il termotecnico persona espertissima e ingegnosa e tutti gli altri.
A presto
michele b said,
11 febbraio 2010 @ 16:12
Ciao e complimenti.
Io abito a Cesena e mi ha fatto piacere leggere che ci sono imprese edili che fanno queste costruzioni in romagna.
E’ mio sogno avere un’abitazione completamete autonoma e passiva,avete dei consigli da darmi su da dove partire e un’indicazione sulle spese da affrontare.
grazie!
alberto berardi said,
12 febbraio 2010 @ 10:39
Ciao Michele,
in primis è essenziale avere un progettista che conosca le case passive o voglia studiarle e abbandonare i soliti schemi progettuali.
Per quanto riguarda le imprese in realtà credo che tutte le imprese se ben guiadate siano in grado di costruire una casa passiva, quello che è essenziale deve esserci la disponibilità dell’azienda a volersi approciare al fabbricato in maniera differente (devo dire che con la Santarcangelocostruzioni mi stò trovando bene sotto questo aspetto).
Per quanto riguarda i costi ancora faccio fatica a tirare delle somme, ma in senso generale mi dicono che un grazzo avanzato (senza pavimenti porte rivestimenti,….) si aggiri attorno ai 1.300,00 €. x mq.. Ovviamente questo dato vuol dire tutto e niente perche in base alla dimensione, all’architettura, alle aperture e ai materiali i costi possono variare anche in maniera importante.
Ad esempio io ho fatto la scelta di avere grandi aperture al posto di finestre normali e questo inciderà in maniera importante sull’acquisto degli infissi.
Vista la tua vicinanza sappi che il cantiere è aperto (ovviamente su preavviso) per chiunque e in tale occasione possiamo anche scambiare due chiacchere.
Buona giornata
michele b said,
12 febbraio 2010 @ 11:30
Grazie per le info.
Evidentemente quello che incide maggiormente è il terreno.
Per gli allacciamenti e per i permessi,sono accessibili le spese?
alberto berardi said,
13 febbraio 2010 @ 11:26
Ciao Michele,
come dici tu costruire un fabbricato a Milano Marittima, a Cesena o San Mauro Pascoli costa uguale, ma quello che incide maggiormente è la differenza del costo del terreno.
Per quanto rigurda gli oneri per i permessi dipendono molto dal comune in cui è situato il fabbricato e comunque hanno una incidenza importante.
Nel mio caso mi sento di dire che comunque i professionisti, se bravi, aiutano al raggiungimento del risultato ottimizzando i consumi e gli studi dei materiali, quindi molto utili e importanti al fine.
buon week-end
Gianpaolo said,
24 febbraio 2010 @ 12:39
Ciao Alberto,
sono un architetto che lavora all’iterno di un’impresa edile in Abruzzo. Il tuo blog è molto interessante sopratutto per chi, come me, ha deciso di formarsi ed informarsi su nuovi metodi costruttivi rispettosi verso l’ambiente e a risparmio energetico.
Un committente ci ha chiesto di costruirgli una casa con il metodo a casseri in EPS tipo Ecosism (ce ne sono diversi). Noi dobbiamo solo assemblare i pannelli e rifinire il tutto. La casa risulta insomma fatta completamente con pannelli in EPS al cui interno viene gettato il cls. Il mio dubbio è questo: pur risparmianto energia può definirsi passiva un acasa del genere? So bene che il termine passivo è usato impropriamente (nella locandina della ditta produttrice) ma il committente pensa che sia un asoluzione comoda, veloce ed economica rispetto ai metodi tradizionale. Come dici tu c’è molta confusione e poca conoscenza se non si fa riferimento ad iniziative sicure quali Casaclima e Passive house. C’è molto da fare ancora soprattutto verso la committenza. Grazie ancora e a presto.
alberto berardi said,
24 febbraio 2010 @ 14:10
Ciao Giampaolo, il prossimo week farò un articolo specifico sui casseri.
Grazie per aver fatto visita a casa mia.
Berardino Passarelli said,
3 Maggio 2010 @ 08:03
innanzitutto ringrazio per aver avuto la possibilità di leggere un vero work in progress; Da più di 10 anni abiamo iniziato a ristrutturare un piccolo borgo in sasso sulla collina,nel comune di Monterenzio (Bo). Nel corpo centrale della casa abbiamo un sistema solare termico (solo per l’acqua calda sanitaria) ed un sistema fotovoltaico da 3 Kw. Attualmente stiamo per completare i lavori di un ex fienile destinato ad abitazione che all’ esterno ha uno strato di pietre a vista di 25 cm ed all’interno una fila di mattoni poroton .Non essendo stata messa coibentazione tra questi due strati saremo obbligati a procedere con un cappotto interno (probabilmente in stiferlite) ma i ns tecnici temono che un isolamento interno provochi fenomeni di condensa.
Avevo visitato a Londra il quartiere di Bed Zed che é stato costruito più di 10 anni fa e che ha un sistema di ventilazione con scambiatori di calore che credo sia simile al sistema da voi utilizzato. Ci sarebbe estremamente utile sapere a chi vi siete rivolti per il sistema di ventilazione .Non essendo stato pensato fin dall’inizio come casa passiva quali sono gli accorgimenti ulteriori o le modifiche che si possono adottare? L’edificio in questione é su due piani e sono presenti due canne fumarie che forse possono essere riconvertite almeno in parte. Berardino Passarelli
Gionata said,
3 Maggio 2010 @ 11:18
Salve, sono il termotecnico progettista dell’impianto di Casa Berardi. Cerco di rispondere ai Vs quesiti.
Nel ns. caso l’impianto di ventilazione è anche (l’unico) l’impianto di climatizzazione quindi la soluzione adottata non è sicuramente adatta al Vs caso. L’impianto di ventilazione va dimensionato e calcolato per l’effetto che si vuole ottenere. Nel Vs caso adotterei una Ventilazione che sia sufficiente a fare un ricambio di 0,5 h-1 (rispetto della noramtiva D.Lvo 192/05). Adotterei una Macchina a flusso incrociato con rendimento minimo 85% con bocchette dislocate opportunamente in punti strategici delledificio. Se l’edificio è di grandi dimensioni occorre prevedere una apposito vano deve inserire tale apparecchiatura. Si può anche adottare uan VMC localizzata ovvero piccole macchine che ventilano il sigolo ambiente ma hanno un rendimento fino al 70%. Le canne fumarie posso essere utilizzate come canali di uscita se sono di adeguata dimensione altrimenti conviene uscire a parete. Consci del fatto che non posso sirlvere tutti i vs dubbi in un post vi lascio la mia mail per ulteriori approfondimenti.
Gionata said,
3 Maggio 2010 @ 11:36
info@energienaturali.com
Ambrose Gilbert said,
10 giugno 2010 @ 07:56
innanzitutto ringrazio per aver avuto la possibilità di leggere un vero work in progress; Da più di 10 anni abiamo iniziato a ristrutturare un piccolo borgo in sasso sulla collina,nel comune di Monterenzio (Bo). Nel corpo centrale della casa abbiamo un sistema solare termico (solo per l’acqua calda sanitaria) ed un sistema fotovoltaico da 3 Kw. Attualmente stiamo per completare i lavori di un ex fienile destinato ad abitazione che all’ esterno ha uno strato di pietre a vista di 25 cm ed all’interno una fila di mattoni poroton .Non essendo stata messa coibentazione tra questi due strati saremo obbligati a procedere con un cappotto interno (probabilmente in stiferlite) ma i ns tecnici temono che un isolamento interno provochi fenomeni di condensa.Avevo visitato a Londra il quartiere di Bed Zed che é stato costruito più di 10 anni fa e che ha un sistema di ventilazione con scambiatori di calore che credo sia simile al sistema da voi utilizzato. Ci sarebbe estremamente utile sapere a chi vi siete rivolti per il sistema di ventilazione .Non essendo stato pensato fin dall’inizio come casa passiva quali sono gli accorgimenti ulteriori o le modifiche che si possono adottare? L’edificio in questione é su due piani e sono presenti due canne fumarie che forse possono essere riconvertite almeno in parte. Berardino Passarelli
+1
alberto berardi said,
11 giugno 2010 @ 21:25
Ciao Bernardino,
grazie della visita.
Io come sistema di ventilazione controllata ho scelto Zhender (ho già fatto un articolo introduttivo e ne seguirà uno in futuro quando monteremo le macchine).
Giro comunque il tuo quesito ai tecnici che mi stanno seguendo per vedere se ti possono aiutare.
Berardino Passarelli said,
2 settembre 2010 @ 09:22
Vorreii chiedere ad Alberto Berardi se conosce un ingegnere energtico che possa fare lla certificazione energetica dell’ex fienile ch stiamo ristrutturando; Abbiamp messo alle pareti , internamente perchè le mura sono all’esterno di pietra a vista, uno strato di stiferlite di 6 cm coperto da forati sottili (3 cm di spessore), Non abbiamo ancora chiaro come fare per la ventilazione .Il sistema di riscaldamento sarà elettrico sotto il pavimento (lo abbiamo vsito montato a casa di un ingegnere che che abita qui vicino,e che usa come integrazione una stufa a pellets) .L’impianto é in funzione da un anno e ci é sembrato convincente. Sul tetto stiamo per montare 4,5 KW di fotovoltaico e tre pannelli di solare termico , con accumulo dell’acqua calda nel locale di servizio. Una piccola caldaia a GPL avra la funzione di produrre acqua calda nella stagione fredda.
Per il piano terreno abbiamp l’idea di mettere una stufa a legna finlandese in muratura , che scalda per irraggiamento ed ha un otttimo rendimento ma ha costi di costruzione molto alti. Grazie comunque per le utilissime informazioni che ho potuto avere dal tuo blog. Berardino Passarelli;
alberto berardi said,
2 settembre 2010 @ 09:46
ciao Bernardino,
innanzi tutto per grazie per la tua partecipazione al blog.
Come ben sai io mi sono appoggiato al TBZ di Bolzano per quanto riguarda la certificazione e la relativa consulenza tecnica; con loro non ho avuto problemi e sono sempre stati all’altezza e pronti a dare idee suggerimenti e trovare soluzioni.
Michele De Beni, l’ingegnere che segue direttamente casa mia, credo possa essere la persona giusta. Puoi mandargli una mail all’indirizzo michele.debeni@tbz.bz spiegando la tua necessità e vedrai che una soluzione si troverà.
In bocca al lupo per il tuo bel progetto.
Berardino Passarelli said,
6 dicembre 2010 @ 09:11
Grazie alberto per i tuoi consigli . I lavori procedono anche se rallentati dall’arrivo della neve . L’ing. Dalmonte,segnalato dall’ing. De Benni ha dato utili consigli , anche se qualche volta c’ è una specie di resistenza passiva rispotto al nuovo che avanza. Abbbiamo ordinato una stube in muratura della Biofire ma par il mntaggio bisognerà attendere che la temperatura interna dell’edificio raggiunga almeno i 10 gradi.
alberto berardi said,
6 dicembre 2010 @ 10:06
ciao Berardino,
mi fa piacere che anche il vostro sogno si stia realizzando, anche se per ora siete fermi causa neve.
io per ora sono alle prese con lo studiare la casa, il confort che provo è molto alto ma “strano”. la casa ha una sua temperatura (circa 21,5°) che rimane costante e che è difficile modificare. Ma a questo, più avanti quando avro meglio capito come funziona, dedicherò un articolo.
Filippo said,
15 agosto 2012 @ 23:28
Salve Berardino
mi chiamo Filippo e sto valutando una stufa della biofire al posto di un riscaldamento con termocamino e termosifoni. La mia abitazione è una struttura antica composta da due piani e una stanza mansardata (il tutto circa 200mq). Il vano scale è veramente grande e la stufa biofire verrebbe posta al pian terreno nelle vicinanze delle scale. Pensi che possa essere sufficienti per riscaldamento oppure mi consigli di inserire anche il riscaldamento a metano al primo piano da accendere all’occorrenza?
grazie!!!
Berardino Passarelli said,
18 agosto 2012 @ 13:48
Caro Filippo mi par di capire che la stufa Biofire sarebbe da considerare come impianto principale per il piano terreno.
Di sicuro non riesce a scaldare anche il piano superiore; poni il quesito al tecnico biofire,che forse può prevedere un giro di tubi scaldanti per il piano di sopra. Noi come sistema integrativo ab-biamo optato per un impianto elettrico a pavimento ma così ci siamo preclusi l’inserimento in classe A dell’ appartamento, che viene usato come seconda casa e in questo modo si scalda in fretta. Ciao B.passarelli
paolo coppa said,
29 dicembre 2010 @ 04:27
Salve,naturalmente ho piacere di notare molto interesse per le giuste tematiche.Date una scorsa a casaunica.it per notare lo standard costruttivo passivo zero energy premiato con segnalazione da legambiente.Sarei curioso di ottenere le vostre preziose impressioni.Grazie Paolo.
Korrie said,
1 Maggio 2011 @ 16:01
innanzitutto ringrazio per aver avuto la possibilità di leggere un vero work in progress; Da più di 10 anni abiamo iniziato a ristrutturare un piccolo borgo in sasso sulla collina,nel comune di Monterenzio (Bo). Nel corpo centrale della casa abbiamo un sistema solare termico (solo per l’acqua calda sanitaria) ed un sistema fotovoltaico da 3 Kw. Attualmente stiamo per completare i lavori di un ex fienile destinato ad abitazione che all’ esterno ha uno strato di pietre a vista di 25 cm ed all’interno una fila di mattoni poroton .Non essendo stata messa coibentazione tra questi due strati saremo obbligati a procedere con un cappotto interno (probabilmente in stiferlite) ma i ns tecnici temono che un isolamento interno provochi fenomeni di condensa.Avevo visitato a Londra il quartiere di Bed Zed che é stato costruito più di 10 anni fa e che ha un sistema di ventilazione con scambiatori di calore che credo sia simile al sistema da voi utilizzato. Ci sarebbe estremamente utile sapere a chi vi siete rivolti per il sistema di ventilazione .Non essendo stato pensato fin dall’inizio come casa passiva quali sono gli accorgimenti ulteriori o le modifiche che si possono adottare? L’edificio in questione é su due piani e sono presenti due canne fumarie che forse possono essere riconvertite almeno in parte. Berardino Passarelli+1
+1
alberto berardi said,
2 Maggio 2011 @ 10:34
ciao Bernardino,
l’ing. Sancisi ha progettato l’impianto di ventilazione di casa mia.
orazio nardone said,
3 Maggio 2011 @ 17:36
Salve a tutti Voi,
sto seguendo con interesse tutti vostri discorsi, io ho già ristruttorato qualche anno fa la mia abitazione adottando un cappotto esterno in sughero e devo dirvi che le cose sono cambiate davvero tanto in positivo, oggi anche se vivo al sud ma nell’entroterra con temperature che in inverno, raggiungono anche numeri negativi, non spendo più di € 500,00 l’anno per riscaldare la mia casa di 130 mq. quanto prima quasi li spendevo al mese con il gpl.
Il mio sogno è quello di realizzare una casa passiva ma sono fortemente indeciso se indirizzarmi sulla muratura classica anche se antisimica oppure le abitazione in legno tanto ammirate e decantate da tutti, che ne pensate e cosa mi consigliate, e a parità di condizioni quale costa meno?
alberto berardi said,
4 Maggio 2011 @ 09:03
ciao Orazio,
grazie per la visita al blog e per il tuo commento.
per comprendere meglio la mia opinione ti consiglio di leggere l’articolo https://casapassiva.wordpress.com/2009/12/13/casa-in-legno-o-laterizio/
in bocca al lupo per i tuoi progetti
Natacha said,
15 giugno 2011 @ 16:09
Ciao Anna e Alberto!
Dopo l’incredibile serata di ieri non ho resistito e sono venuta a curiosare nel vostro interessantissimo blog. C’è di che alimentare i sogni che Francesco ed io abbiamo di una casa come la vostra, tra l’altro con informazioni puntuali ed aggiornate sul come realizzarli. Quindi grazie per la condivisione di questa, come di altre parti della vostra vita! Siete incredibili davvero!
elena said,
28 agosto 2011 @ 15:54
Buon Pomeriggio, in una tranquilla domenica di fine agosto, con mio marito sto sistematizzando, leggendo approfondendo le nostre conoscenze sul tema casa passiva, sulla realizzazione di impianti fotovoltaici, e navigando per ricercare in lombardia nella zona tra milano e como, un impiantista idraulico sensibile a queste tematiche sono arrivata a questo BLOG! Anche noi stiamo per realizzare, dopo un lungo e intenso lavoro la nostra passive house! Già dopo anni di ricerca, contatti, abbiamo trovato 2 ingegneri che ci stanno supportando, abbiamo trovato la ditta che realizzerà l’edificio (abitazione al piano primo, il mio studio di terapie corporee integrate al piano terra). Modifiche al progetto per raggiungere gli obiettivi,…. ora siamo alla scelta degli impiantisti, se per la parte elettrica/domotica abbiamo una persona fidata…. siamo alla ricerca di un impiantista idraulico…. magari grazie a questo incontro virtuale riusciremo a trovarlo!!!!! A presto e a questo punto penso che ogni tanto verrò a leggere gli ultimi aggiornamenti!!
un saluto
elena
elenafossati@lospazio.org
alberto berardi said,
29 agosto 2011 @ 21:37
ciao Elena,
grazie della visita, spero che questo blog possa esserti di aiuto.
complimenti per la vostra futura casa e in bocca al lupo perche tutto possa rispecchiare i vostri sogni.
andrea said,
6 novembre 2011 @ 22:27
Abbiamo intenzione di costruire la nostra casa passiva. Abbiamo pensato all’Ytong. Cosa ne pensate?
Grazie
ciao
alberto berardi said,
7 novembre 2011 @ 12:00
ciao Andrea,
io sono contento di questo prodotto, certo è che richiede molte attenzione in fase di posa.
si tratta di un materiale molto fragile e va gestito in cantiere con molta delicatezza. se fai riferimento ai tecnici della Ytong vedrai che ti sapranno dare tutti quegli accorgimenti utili.
in bocca al lupo per la tua nuova casa
elena fossati said,
9 novembre 2011 @ 15:07
Gentilissimi e Gentilissime Colleghi e colleghe,
Sono Elena Fossati Castellini. Se vi scrivo è perché direttamente o indirettamente ci siamo conosciuti, magari proprio perché vi ho parlato del nostro progetto di realizzare una Casa (a Limbiate Monza e Brianza, Lombardia) con certificazione Casa Clima GoldNature (sarebbe la terza in Italia!)
Stiamo lavorando con lo Studio “Progettistudioecodue”, Ing. Alessandro Boffi e Raffaele Sala.
La nostra ricerca ora va verso un progettista impiantista per la Progettazione impiantistica idrica/termica per la realizzazione in casa passiva (ventilazione meccanica e impianti termici e di raffrescamento).
Potete aiutarci?
Attendiamo un a vostra risposta
Grazie
Cordiali Saluti
Elena Fossati e Danilo Castellini
________________________________________
“Lo Spazio”
Dott.a Elena Fossati
cell. 3288339173
DanzaMovimentoTerapeuta APID, Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
http://www.lospazio.org
________________________________________
alberto berardi said,
10 novembre 2011 @ 15:36
Salve Elena,
contatto subio il termotecnico che ha seguito casa mia e la faccio contattare.
buon proseguimento e grazi edella visita al blog
elena said,
21 gennaio 2012 @ 13:39
Ciao abbiamo contattato Ing. Sancisi! Grazie
e visita http://www.lospazio.org/abitare stiamo costruendo sito e …. presto anche altro!
Stefano said,
29 aprile 2012 @ 21:02
Salve Alberto,
ho letto con interesse il tuo blog molto interessante. Io e mia moglie stiamo valutando l’acquisto di un lotto di terreno per realizzare una casa passiva in legno. Mi stò documentando sulla realizzazione di un impianto termico in geotermia, simile a quello che hai realizzato tu. Volevo sapere come ti sei trovato tu e soprattuto quanto è il costo da affrontare per un impianto di questo tipo.
Ciao
Tiziana said,
18 gennaio 2013 @ 18:34
Gent.mo Alberto,
innanzitutto i complimento per lo splendido progetto.
Grazie al vostro blog sono venuta a conoscenza della fornace Brigliadori. Non la conoscevo e sarei contenta di usare calce idraulica naturale per la mia abitazione.
Mi piacerebbe sapere se avete usato accortezze particolari.
Avete miscelato la calce con sabbia locale o l’avete usata pura?
Quanto rende al mq? 5Kg al mq potrebbero bastare?
Una volta stesa avete proceduto direttamente con la tinteggiatura?
Cordialmente
Tiziana
alberto berardi said,
18 gennaio 2013 @ 18:43
Ciao Tiziana,
sinceramente non ti sò rispondere. Ricordo che per evitare errori chi ha fatto l’intonaco si era confrontato con Brigliadori e avevano seguito le indicazioni date.
per quanto riguarda la colorazione una volta posata la fine e dato il tempo per asciugarsi si può colorare.
in bocca al lupo per il tuo progetto
Elena Fossati said,
18 gennaio 2013 @ 18:38
Portate attenzione per alcuni usi anche all’argilla: per la nostra casa, in legno, http://www.lospazio.org/abitare abbiamo usato argilla fornace Brioni. Naturale e interessante materiale che regola umidità.
luigi said,
1 marzo 2013 @ 16:49
alberto volevo chiederti per la tua esperienza quale spessore e materiale poseresti all’intradosso di un tetto in alluminio con 10 cm di eps per ottenere una buona sfasatura onde evitare il piu posssibile il passaggio del calore estivo nei locali abitati faccio notare che il sottotetto non e abitato grazie saluti
alberto berardilberto said,
1 marzo 2013 @ 19:04
ciao Luigi,
grazie per la visita al blog e per la tua richiesta ma purtroppo non sono in gradi di risponderti. Sicuramente se giri la richesta ad uno dei tecnici che mi ha seguito sicuramente sono più preparati in materia. Trovi i loro riferiemnti nel blog.
Marzia said,
6 gennaio 2014 @ 23:09
Salve Alberto. Anche io e mio marito abbiamo il sogno di vivere in una Casa Passiva e a breve (incrociando le dita) avremo il terreno sul quale costruirla!
Cercando in internet ho trovato diverse esperienze, con articoli dettagliatissimi, sulla costruzione di queste case, ma non ho trovato nulla sull’esperienza di “vita vissuta” in queste case a distanza di qualche anno… Insomma, se posso chiedervi, come vi trovate nella vostra casa a distanza di qualche anno dalla costruzione? Avete qualche consiglio da dare a chi, come noi, è all’inizio di quest’avventura?
Grazie dell’attenzione e per il tuo utile blog!
Marzia
alberto berardi said,
9 gennaio 2014 @ 19:08
Grazie per la visita e per la domanda, colgo l’occasione per postare nei prossimi giorni un articolo specifico a disposizione di tutti. In bocca al lupo per la vostra nuova casa.
Marzia said,
9 gennaio 2014 @ 21:06
Aspetto volentieri l’articolo!! Grazie per gli auguri e ti ringrazio anticipatamente per le informazioni che ci darai! Buona continuazione.
Elena Fossati said,
7 gennaio 2014 @ 07:15
Gentile marzia se vuole noi in Lombardia abbiamo costruito una CasaClima Gold nature http://www.lospazio.org/abitare per capire…. Se mi scrive le racconto presto online un articolo sulla vita e sul lavoro in questa costruzione
riccardo said,
23 gennaio 2014 @ 18:25
Salve sono uno studente della facoltà di ingegneria edile di Ravenna e le scrivo per sapere se è possibile avere qualche informazione sulla casa che lei a costruito. Mi servirebbe per la tesi di laurea su edifici a emissioni 0,impatto 0. Grazie
fotovoltaico said,
4 febbraio 2014 @ 08:56
Complimenti per questo progetto è davvero geniale.
Grigore said,
20 giugno 2015 @ 21:41
Noi realizziamo bio case anche passive per quanto riguarda la casa senza tutta l’ impiantistica il costo si aggira intorno ai 1000.00 € mq.
Paula Ryan said,
29 febbraio 2016 @ 15:18
Noi siamo nelle Marche, vicino a Macerata. Vogliamo costruire una Passive House ma non vedo nessuno con esperienza qui ….conoscete qualcuno?
Elena said,
29 febbraio 2016 @ 15:31
Gentilissimi contattate Ing. Sala Raffaele 3485100005 dicendogli che vi ha dato numero Elena Fossati
alberto berardi said,
29 febbraio 2016 @ 15:32
mi spiace ma non sono in grado di aiutarla però se contatta l’Ing. Gantioler sapra sicuramente aiutarla. http://www.phi-italia.it/index.php/phi-italia/contatti/3-guenther-gantioler
New healthy man said,
11 novembre 2016 @ 23:29
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