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L’impianto di riscaldamento e raffrescamento

In questi giorno abbiamo incominciato la realizzazione degli impianti idraulici ed elettrici che più avanti verranno descritti dettagliatamente. Per incominciare ad entrare in questo argomento ho chiesto all’amico ingegnere termotecnico Gionata Sancisi di descriverci in via molto sommaria il tipo di impianto che serve per una casa passiva:

Impianti di una casa Passiva
La casa è detta “passiva” perché la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all’edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda.
L’impianto di riscaldamento convenzionale si può eliminare se il fabbisogno energetico della casa è molto basso, convenzionalmente inferiore a 15 kWh al m² anno. Queste prestazioni si ottengono con una progettazione molto attenta, specie nei riguardi del sole, con l’adozione di isolamento termico ad altissime prestazioni su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate e mediante l’adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico.
In pratica in una casa Passiva l’unico impianto di climatizzazione è l’impianto di ventilazione meccanica controllata, opportunamente dimensionato per produrre il carico massimo energetico necessario in condizioni di progetto, in inverno con temperatura esterna -5°C.
Tale impianto va dimensionato con la cura e la precisione che definirei “da farmacista” e non con la logica di sovradimensionamento tipica dei dimensionamenti degli impianti tipici delle case normali.
Ora che abbiamo una casa con un impianto che consuma pochissimo possiamo mettere la ciliegina sulla torta: produciamo il calore necessario da fonti rinnovabili non fossili.
La casa passiva è l’applicazione perfetta per la pompa di calore.

Principi generali di funzionamento.
Con la pompa di calore si può sottrarre calore “gratuito e rinnovabile” dall’ambiente esterno (terra, acqua, aria). L’energia del calore che viene sottratta ad una temperatura più bassa, viene poi innalzata ad una temperatura più alta per permettere d’essere utilizzata in un sistema di riscaldamento d’ambiente, o per produrre acqua calda sanitaria.
L’impianto in pompa di calore consuma poca energia elettrica e “pompa” calore ambiente all’interno della casa. Il consumo elettrico può essere completamente autoprodotto mediante un pannello fotovoltaico.
Compensando la totalità dei consumi elettrici con la produzione dei pannelli Fotovoltaici si può ottenere una abitazione ad emissione zero di CO2.
Gionata Sancisi ingegnere termotecnico”

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L’impresa edile

Un passo importante è stato quello della scelta dell’impresa esecutrice dei lavori.
I presupposti fondamentali che ho utilizzato nella valutazione sono:
– in primis un’impresa locale e che non giri a sua volta i lavori a sole squadre esterne (spesse volte improvvisate),
– che abbia una buona direzione dei lavori
– che comprendesse e condividesse il desiderio di volersi approcciare ad una costruzione in maniera differente dal solito
– che si prendesse le responsabilità di ciò faceva fissando degli obbietti (nel nostro caso è il Blower Door)
– che i prezzi applicati fossero in linea col mercato, ne troppo alti e ne troppo bassi.
In questo blog voglio coinvolgere anche tutte le persone che lavorano alla casa così ho chiesto al geometra di cantiere di esprimere alcune sue considerazioni da pubblicare a nome della SANTARCANGELO COSTRUZIONI impresa esecutrice dei lavori.

E’ senza dubbio un progetto insolito per le nostre zone, l’edilizia infatti ha sofferto per anni di immobilismo, legata alle metodiche costruttive dettate dalle tradizioni; fortunatamente in questi ultimi anni grazie alla professionalità di alcuni progettisti, l’affinarsi del gusto generale dell’utente finale e, non ultimo, la crisi energetica di questo periodo, il settore ha avuto un’evoluzione notevole.
Come azienda edile avevamo già approfondito il discorso “casa passiva” in merito al risparmio energetico, alle tecnologie ad esso annesse e alla qualità degli ambienti interni, con l’intento di accrescere la nostra esperienza riguardo le nuove tecniche costruttive.
Riscontrando purtroppo la completa mancanza di fabbricati passivi nelle nostre zone, quando abbiamo avuto la possibilità di realizzare questo fabbricato, è stato per noi motivo di grande interesse e di enormi stimoli.
Questo progetto ha difatti scelte tecniche che incidono in maniera inequivocabile sulla qualità finale dell’opera; l’equilibrio tra i materiali impiegati unitamente ad una accurata e attenta progettazione preliminare, la cura dei particolari, l’ottimizzazione della parte termica e impiantistica in genere, l’eliminazione degli sprechi in fase costruttiva danno, a noi che la realizziamo, la netta sensazione di non essere un “intervento di facciata”.
Non possiamo pertanto che ribadire la nostra soddisfazione, auspicandoci che le scelte opportune e lungimiranti come questa alla quale abbiamo l’opportunità di collaborare possano, in futuro, trovare sempre maggiori estimatori.
Geom. Paolo Foschi
santarcangelocostruzioni.com

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