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Finitura cappotto Multipor

La costruzione sta procedendo regolarmente rispettando i tempi prestabiliti e senza particolari difficoltà.
E stata completata la posa del termocappotto mediante la posa dei pannelli a base di idrati di silicato di calcio (Multipor) dello spessore di cm. 20, i pannelli sono stati posati con apposito collante e fissati alla sottostante muratura con tasselli meccanici a vite.

Prima della rasatura superficiale del termocappotto sono stati posati una serie di accessori per il montaggio di pluviali, scossaline in lamiere, coprimuri, porta lampade esterne ecc, accessori che assicurano stabilità del fissaggio e facilità di montaggio e assenza di ponti termici. E’ bastato realizzare una fresatura nel cappotto, applicare la colla e inserire Cilindro schiumato in EPS (polistirolo espanso) con superficie laterale ondulata per garantire una migliore presa sul cappotto termico.

Una volta steso l’intonaco il prodotto non si noterà più, ma sarà la solida base su cui montare e sostenere viti per pluviali, grondaie, per plafoniere per l’illuminazione, per coprimuri e altri elementi.

La rasatura dei pannelli termoisolanti a base di idrati di silicato di calcio è stata eseguita con un doppio strato sottile di malta adesiva rasante a base di calce/cemento tipo YTONG Malta Leggera MULTIPOR dello spessore di circa 5-6 mm in cui è stata annegata una rete in fibra di vetro avente massa areica di 150 gr/m² e dimensioni della maglia circa 4×5 mm.
Lo strato di finitura è formato da un rivestimento in pasta silossanico traspirante idrorepellente con granulometria 0,8 mm. denominato COLOR FINISH CAPRI della ditta OIKOS applicato in 2 mani con spatola acciaio e rifinito a frattazzo in spugna ad effetto intonaco civile colorato, previo stesura di una mano di primer fissativo DECORSIL PRIMER Silossanico.

Vorrei evidenziare una piccola problematica che si è manifestata nella realizzazione del termo cappotto, l’architetto aveva studiato insieme ai serramentisti di realizzare i controtelai delle finestre di spessore tale affinchè una striscia sottile del materiale utilizzato per temocappotto li ricoprisse sul lato esterno della muratura al fine di evitare crepe dovute a dilatazioni tra i diversi materiali, l ‘XPS dei controtelai e i pannelli in silicato di calcio del cappotto, ma alla facile lavorabilità e taglio dei pannelli di silicato di calcio non corrisponde un’altrettanta resistenza meccanica per spessori sottili, pertanto si sono manifestare numerose rotture dei pezzi tagliati dovuta alla friabilità del silicato di calcio, pertanto abbiamo dovuto desistere nel proseguire nella lavorazione e posare pannelli EPS normale a pareggio dello spessore dei controtelai e curare con doppia retinatura la giuntura tra i due materiali al fine di prevenire la formazione di future setolature.

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Tenuta all’aria telai per finestre

Posati i telai per le aperture abbiamo provveduto a chiudere tutte le fessure tra questi e i tamponamenti esterni.
Particolare attenzione, in questa fase, è stata portata a evitare che in un futuro possano crearsi delle setole tra i due differenti materiali e che possano esserci delle perdite d’aria in questo punto del fabbricato.
Per evitare il passaggio dell’aria, causa assestamento, abbiamo applicato un nastro speciale nel punto di congiunzione avente proprio questa particolarità di evitare il fessurarsi in caso di piccoli movimenti strutturali dei due materiali.
Sopra questo nastro abbiamo applicato con la colla un ulteriore rete avente la funzione di evitare che si creino setole esterne all’intonaco, poco piacevoli da vedere.
In questo processo abbiamo deciso in realtà di non limitarci al solo punto di congiunzione, ma a rivestire tutto il telaio con questa rete, che funge da aggrappante.
Il fornitore del telaio, in realtà, ci ha fatto presente che sia l’azienda produttrice del materiale isolante che le principali aziende di intonaci garantiscono l’aggrappo degli intonaci senza alcuna rete.
In realtà le principali aziende fornitrici di intonaci a calce spesso aggiungono aggrappanti chimici al loro interno e siccome io ho optato per un intonaco in calce naturale prodotto da un aziendina del posto senza aggrappanti chimici ho preferito non rischiare e ho fatto applicare detta retina per sicurezza.

Contemporaneamente a questo lavoro sono state anche posate buona parte delle banchine nel vano già predisposto in maniera molto semplice.

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Telai per finestre

Più i lavori avanzano e maggiore attenzione bisogna prestare all’esecuzione dei lavori e allo studio dei dettagli.
In un fabbricato passivo un ruolo importante spetta agli infissi.
Proprio in questi giorni dalla Reset sono stati installati tutti i telai e controtelai delle le aperture esterne. Per poter ottenere la prestanza termica richiesta, per un fabbricato Gold, la finestra/porta deve avere una conducibilità molto bassa e, sul mercato, ad oggi sono ancora poche le aziende che offrono un prodotto per case passive a prezzi abbordabili.
Nella ricerca del fornitore di infissi ho scoperto che avrei potuto optare per due soluzioni, una era quella di acquistarne uno certificato per case passiva con ovviamente triplo vetro e un telaio di dimensioni importanti, oppure acquistare un telaio con un’alta prestazione termica sul quale poi andare ad inserire un infisso a triplo vetro e relativa struttura di dimensioni più contenute simile a quelli comunemente utilizzati.
La mi scelta è ricaduta su questa ultima soluzione per diversi motivi, primo per una maggiore facilità e mancanza di complicazioni di montaggio/rifinitura e in secondo piano, ma non meno importante, per un considerevole risparmio economico. I controtelai, anche se non so se è il nome più appropriato per chiamarli vista la loro differenza da quelli classici, sono isolati sui 4 lati, e contengono già le seguenti caratteristiche:
– incorporano già il vano per le tapparelle, per il frangisole e per le zanzariere
– si possono applicare gli alloggiamenti a scomparsa per le barriere antintrusione
– hanno già lo spazio prestabilito per la banchina esterna della misura scelta da me e scollegata con quello che sarà l’infisso, eliminando completamente il problema della conducibilità
– hanno una grande prestazione statica indipendente dal resto
– non occorre creare spigolature o altre lavorazioni particolari, infatti all’interno verrà applicato l’intonaco come su un muro normale, mentre all’esterno si rifinirà con la rasatura dell’imbianchino
– questo controtelaio consente di poter montare l’infisso a filo interno a differenza di tutte le altre soluzioni che mi obbligavano di posizionarlo al centro tra muratura e cappotto esterno.
Anche se alcuni disguidi tecnici hanno ritardato la consegna sono sempre più convinto della scelta e delle prestazioni/vantaggi di questi telai.
Come ben immaginate ho chiesto preventivi a Internorm, Stabil e Finstral ma mi sono stati prospettati costi di gran lunga superiori mentre una bella realtà che si è contesa la scelta è stata la Heiss Proficenter che però, anche se di poco più economica, installava un controtelaio per casa passiva ma che mi obbligava a lasciare in vista le guide delle tapparelle, delle barre antintrusione e delle predisposizioni delle zanzariere.
Alla fine ho scelto la Reset poiché ho chiesto loro oltre alla fornitura dei controtelai il chiavi in mano di tutto il pacchetto finestre/porte finestre, tapparelle, frangisole e posa, in modo da avere un unico referente per la responsabilità di ciò che forniscono e posano visti gli obbiettivi di certificazione della casa. E’ rimasto esclusa dalla fornitura solo il portoncino d’ingresso in quanto è l’unica cosa che per ora non realizzano.

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